giovedì, Novembre 14, 2024

9^ Settimana Cucina Italiana nel Mondo a Palazzo Italia di Bucarest

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A Palazzo Italia lo staff coordinato dal presidente Giovanni Baldantoni lavora ad un programma sostenuto dall’unico Incubatore Originale Italiano di Imprese dell’Est Europa, in partenariato con l’Associazione Cuochi Italiani presieduta da Enza Barbaro. Gli obiettivi centrali: raccontare la storia del cibo degli italiani durante la Grande Emigrazione del secolo scorso, mettendo in luce l’importanza che esso ha avuto nel tenere vivi i legami con la nostra terra e nel crearne di nuovi nei paesi di arrivo; scoprire le ricette nate dalla mescolanza delle tradizioni e delle memorie gastronomiche italiane con le usanze trovate dagli emigrati nelle terre in cui si stabilirono tra la fine dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento e si inseriscono tra le iniziative a promozione della candidatura della cucina italiana a Patrimonio Unesco.

La 9^Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (Palazzo Italia Bucarest 16-22 novembre) è una tappa importante di questo programma con chef ed operatori agroalimentari lucani. “Non possiamo separare ” la Cucina delle Radici ” dal Turismo , dall’ incoming in Italia – dice Enza Barbaro ,condividendo il progetto proposto dal Presidente di Palazzo Italia , dalla Global School , dall’Asociatia Lucani nei Balcani, grazie a tutti quei programmi di informzione e formazione, oltre alla divulgazione della ”cucina originale italiana” , messi in atto da un decennio nell’Est Europa e nord Germania . La Cucina Originale Italiana, ” assaporata e gustata in Italia ” grazie anche alla promozione del Turismo delle radici , permette di vivere e ripercorre la storia, usi e costumi, cultura di un popolo che quanto a qualità della corretta alimentazione oggi è leader.

” La cucina mediterranea – aggiunge Giovanni Baldantoni – supera ogni confronto per un’alimentazione che ” sviluppa il benessere ” , non solo in termini di alimentazione ” salutare ” ma , anche grazie alla convivialita’ , la conoscenza di antiche abitudini ( usanze ) e metodi tradizionali di produzione. Diamo dunque un giusto contributo nel Mondo per far conoscere ” Tradizioni e Radici ” nell’alimentazione, nella cultura, nella storia ; una conoscenza che , il turismo e la cucina delle radici puo’ generare per la nostra Italia” .

I diversi attori del sistema agroalimentare italiano si stanno muovendo insieme come dimostrano questo tipo di iniziative, con l’obiettivo di sostenere le nostre esportazioni ma anche di attrarre turisti in Italia, invogliandoli ad andare a scoprire i luoghi di produzione dei prodotti. Tutti insieme lavorano con l’obiettivo di far conoscere non solo le nostre eccellenze agroalimentari ma come queste vengano da un passato importante legato alla dieta mediterranea e quindi al binomio tradizione e salute.

La cucina italiana è riconosciuta in tutto il mondo per l’unicità degli ingredienti di prima qualità, ma anche per quell’insieme di pratiche sociali, abitudini e gestualità che fanno parte della nostra storia e che chef e maestri hanno saputo innovare nel tempo con creatività e intraprendenza. Significa, soprattutto, cultura che si respira in ogni famiglia ed è trasmessa come valore intimo e profondo. Un patrimonio che è finalmente candidato a ricevere il riconoscimento Unesco tanto atteso.

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