Al tavolo sul monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza, la Regione Basilicata non ha portato le coperture per il disavanzo attuale, di 85 milioni di euro. L’iter prevede diffida e invio del commissario, che taglierà ospedali e servizi
“Invece di parlare della Basilicata del futuro, come se non avesse governato per cinque anni, Bardi dia una semplice risposta ai lucani: è vero che appena due giorni fa, il 15 aprile, la Regione si è presentata al Ministero della Sanità, al tavolo di monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza, senza atti di copertura finanziaria per 85 milioni di euro di disavanzo?
Se è vero, e purtroppo è vero, siamo al primo passo di un iter che proseguirà con una diffida formale e che porterà di conseguenza al commissariamento della sanità lucana.
Farsi commissariare non è solo una questione di dignità: vuol dire che verrà qualcuno, indicato dal governo nazionale, a tagliare ospedali e servizi con una logica ragionieristica per far quadrare i conti e che non tiene presente esigenze e specificità dei territori.
Il Commissario inoltre non avrà la necessità di tenere conto degli operatori della sanità, delle forze sociali e quelle politiche. Nessuno, dunque, potrà opporsi a un’ulteriore taglio dei servizi e il conseguente, ulteriore, aumento delle liste di attesa per i cittadini e le cittadine della Basilicata.
Il commissariamento va evitato. Per farlo, serve un cambio immediato di governo della Regione. Piero Marrese e la sua squadra di governo si impegnerebbero già dalla settimana prossima a individuare le coperture necessarie a evitare il crollo definitivo della sanità della nostra regione.
Bardi prova a buttarla in polemica e distrarre dai fatti che, però, sono ostinati. Restiamo nel merito.
In merito al tentativo di copertura del disavanzo della sanità regionale della Basilicata (disavanzo che già di per sé è indicatore di incapacità gestionale) la Regione ha prodotto una delibera, la 244 del 2024 (che alleghiamo), con cui si prova a coprire solo in parte l’esposizione finanziaria della Basilicata e lo si fa in modo potenzialmente illegittimo, togliendo soldi da finanziamenti europei che avevano una specifica destinazione (PO FSE) e che non potevano essere usati per la sanità, e lasciando comunque 50 milioni di euro senza copertura.
La soluzione proposta, proprio per i suoi profili di potenziale illegittimità, non ha convinto il Governo, che quindi è intenzionato a inviare un commissario ad acta in Basilicata.
Bisogna trovare questi fondi entro il 30 aprile per evitare il commissariamento.
In ogni caso, e a scanso di ulteriori equivoci: ci mostri il verbale della riunione del tavolo di monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza che si è tenuto lunedì scorso, in modo da permettere ai cittadini di conoscere lo stato delle cose prima di recarsi alle urne.”