Per qualcuno la campagna elettorale è il paradiso delle bugie ma tra tutte le affermazioni paradossali che si sentono in giro una è assolutamente vera: che la scelta di Pittella di abbracciare Bardi muova voti.
Ma attenzione: non si tratta (solo) di voti portati dal centrosinistra al centrodestra, ma di una serie di flussi che si spostano, si sommano, si sottraggono e si annullano lasciando la difficoltà di capire a chi l’operazione porti un saldo attivo.
Perché il dato di partenza è vero: Marcello Pittella, sebbene dimezzato dalle distanze prese dal fratello Gianni e dalla candidatura della cugina Bruna Gagliardi col Pd, anche per qualche amministratore che ha scelto di seguirlo, vedrà la lista di Azione nel centrodestra raccogliere alcune (imprecisate) migliaia di voti.
Ma sull’altro piatto della bilancia pesa la presa di distanze dei tani che, già la volta scorsa, avevano dato il loro addio al centrosinistra proprio in virtù dell’impronta impressa da Marcello Pittella spostandosi sul centrodestra. Ora hanno da digerire i problemi di Bardi sommati a quelli di Pittella e, nella migliore delle ipotesi, saranno tentati da un weekend al mare.
Voti che vanno voti che vengono. Perché nel 2019 ci fu anche chi, non riconoscendosi né in pittellismo e post pittellismo che nel centrodestra (e nemmeno nei 5 stelle) scelse di starsene a casa, determinando uno dei tassi di affluenza al voto più bassi d’Italia.
Questi elettori, invece, ora si troveranno ciò che condannano tutti dalla stessa parte e la tentazione di tornare al voto potrà essere forte, portando (esattamente al contrario di quanto prevedibile nel centrodestra) a un aumento di affluenza alle urne che un po’ tutti gli analisti danno come determinanti per il capovolgimento dello scenario politico.
Ma chi potrebbe premiare quest’area? Si tratta di un elettorato che ha scontato la delusione generata da Pd e 5 stelle (per non parlare di Psi e quant’altro) e che anche richiamato alle urne dalle dinamiche descritte prima difficilmente potrebbe tornare a mettere una croce su quei simboli.
E allora ecco che desta interesse la “storia nuova” promessa da Basilicata Casa Comune a cui, a questo punto, guarda con interesse l’intera area di centrosinistra. Se la nuova formazione di Angelo Chiorazzo sfonderà il centrosinistra avrà la vittoria in tasca.