Lamiranda (Terre Aristeo): dopo la Bit come si pensa di accogliere i turisti nei nostri borghi? Di seguito la nota inviata da Saverio Lamiranda, ad Terre Aristeo.
Spenti i riflettori sulla presenza lucana alla Bit di Milano, dopo le “paginate” di articoli di giornali, i numerosi servizi televisivi, le copiose news via web o attraverso i social, i nostri borghi sono pronti a ricevere i nuovi e crescenti flussi turistici nazionali ed internazionali che Regione, Apt, organismi istituzionali ed associativi, presenti in massa alla Bit, ritengono di aver intercettato per la stagione turistica 2024?
E’ una domanda tutt’altro che formale o retorica, almeno per noi di Terre di Aristeo che giriamo quotidianamente i nostri paesi. Intanto, non possiamo che registrare l’ennesima testimonianza data alla Bit della presentazione dell’offerta lucana in ordine sparso, pur sotto l’ombrello Apt.
Ci sono stati persino Comuni, Pro Loco, associazioni e consorzi che hanno fatto una sorta di presenza autonoma con la speranza, in verità dura a morire, che alla Bit basta esserci per attrarre turisti. Comunque vogliamo dare per “buone” previsioni ed aspettative. Però non possiamo mettere in guardia, tenuto conto che nessuno lo fa, su cosa potrebbero trovare i turisti italiani e stranieri che decidano, ad esempio, di arrivare in uno dei nostri borghi.
In troppi casi il deserto con al massimo un bar e una trattoria familiare per non parlare dell’accoglienza residenziale che pure ci ha riservato il primo posto quale sistema ricettivo “più apprezzato” del Paese, risultato del Regional Tourism Reputation Index di Demoskopika. Per non girarci intorno ci sono due aspetti fondamentali che continuano a registrare sempre più gravi sottovalutazioni: insufficienza e soprattutto qualità delle strutture ricettive attualmente disponibili e l’attrazione della comunità e del territorio.
Per ovviare a questa carenza Terre di Aristeo ha presentato ad Adolfo Urso Ministro delle Imprese e del Made in Italy un primo Accordo di Sviluppo destinato alla realizzazione di 600 nuove con alloggi a quattro stelle ( Acerenza e Forenza 200; Spinoso, Sarconi e Tramutola 200; Barile e Rionero 100; Vaglio e Potenza 100) e sta lavorando per realizzazione delle “Destinazioni Turistiche” strutturate e organizzate per territori omogenei nell’ambito delle 5 Comunità Turistiche Integrate.
Contestualmente abbiamo programmato, per la prima volta in assoluto in Italia, il primo corso per formare sino a 50 “animatori di comunità” rilanciando il nostro Progetto Pilota per il Ripopolamento e la Rigenerazione dei Borghi Lucani. Se vogliamo realmente accogliere i turisti non abbiamo più tempo da perdere. La realtà socio-economica regionale è drammatica. La condizione delle nuove generazioni lo è ancora di più. Lo spopolamento, anzi la desertificazione dei nostri Paesi, ha raggiunto livelli di esasperazione assoluta. Le proposte avanzate da Terre di Aristeo costituiscono condizione essenziale per poter contribuire al progresso delle Comunità locali ed alla rigenerazione dei Borghi.
Non riteniamo di avere la “bacchetta magica”, ma certamente abbiamo assoluta consapevolezza e conoscenza delle situazioni sociali ed economiche di partenza e riteniamo di essere portatori di proposte che, se sostenute, possono certamente contribuire a determinare un’inversione di tendenza ed alimentare speranze e prospettive realistiche, presupposte e condivise fin dalla costituzione del Distretto.
Prima fra tutte il turismo di comunità. Una formula molto semplice che prevede che ogni attore – dal vigile urbano, al receptionist, dalla guida turistica all’addetto degli uffici di informazioni, senza dimenticare i camerieri dei ristoranti, i baristi, i negozianti e i commessi dei negozi, gli operatori ecologici, gli artigiani, il Parroco, gli Amministratori Pubblici, ecc. – siano le “guide” più adatte per l’accoglienza. Di qui l’annuncio del primo corso di formazione a breve per “animatore di comunità turistica”. Pensiamo che attivare su queste nostre proposte un Tavolo Tecnico sia non solo possibile in tempi brevi ma ancor più necessario.