La recente sentenza del Tribunale di Roma ha stabilito che nessun partito che faccia riferimento alla Democrazia Cristiana può rivendicare l’uso esclusivo del nome e del simbolo dello scudo crociato, dal momento che la DC ha cessato la propria attività elettorale nel 1994.
Il tribunale ha ritenuto che “l’utilizzo protratto del simbolo che ha caratterizzato un partito politico sostanzialmente inattivo per molti anni abbia determinato in capo all’utilizzatore il formarsi di una identità riconoscibile da parte dell’elettorato che, nel tempo, ha avuto modo di esprimersi con il voto facendo riferimento all’UDC e ai relativi segni distintivi”.
La corte aveva già deliberato nell’agosto 2023 che il diritto di usare il simbolo resterà all’Unione di Centro del segretario nazionale e On. Lorenzo Cesa che lo ha impiegato negli ultimi vent’anni.
In Basilicata, l’UDC ha tradizionalmente rappresentato un importante legame con la tradizione democristiana e con le radici cattoliche della regione. Un partito che continua a puntare su temi chiave come la coesione sociale, la difesa dei diritti delle famiglie e lo sviluppo economico sostenibile della regione, rappresentato dal segretario regionale, il Dott. Agatino Mancusi, dalla Prof.ssa Carmela Iannella, Commissaria provinciale dell’UDC per la provincia di Potenza e dall’Avv. Vincenzo Di Sirio, vice Commissario Provinciale per la provincia di Potenza con delega al welfare, Avv. Matteo Stigliani, vice Commissario per la Provincia di Potenza, e da Cosimo Ierone, segretario per la provincia di Matera, vice segretaria per la provincia di Matera, la Prof.ssa Maria Rosaria Carbone.
L’ UDC in Basilicata mantiene una presenza attiva nelle comunità locali e tra i suoi sostenitori. I vertici del partito sono determinati a rafforzare il radicamento sul territorio, a stretto contatto con i cittadini, cercando di rispondere ai loro bisogni attraverso una politica centrata sulla praticità e sull’efficacia.