E’ stato risolto un problema che rischiava di mettere in ginocchio ancora di più le aziende zootecniche della Basilicata, già vessate da crisi legate all’aumento dei costi e alla siccità. Bene Il lavoro del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata con il suo Assessore che ha, infatti, aggiornato la disciplina regionale sulle linee guida per la protezione delle acque dall’inquinamento da nitrati di origine agricola nelle zone non vulnerabili disciplinando in questo modo i criteri e le norme tecniche generali per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque reflue e del digestato sul restante territorio regionale, con la finalità di meglio garantire la tutela dei corpi idrici sia superficiali che sotterranei e del suolo. Un risultato ottenuto col deciso intervento della proposte della Coldiretti della Basilicata che fanno riferimento da un lato ad alcune rettifiche di errori materiali, e dall’altro ad elementi più sostanziali. In particolare, nelle linee guida approvate lo scorso aprile – spiega la federazione agricola lucana – erano stati individuati nuovi divieti temporali, dettati dalla necessità di dare seguito al principio di precauzione, considerata la presenza di alcune aree del territorio regionale a forte vocazione zootecnica. A tutto ciò si sono aggiunti i monitoraggi compiuti dall’Arpa Basilicata che ha indicato un buono stato di qualità sia di quelle superficiali che sotterranee, oltre l’assenza di acque eutrofiche, all’interno dell’intera rete di monitoraggio della Basilicata nelle aree esterne a quelle vulnerabili e in particolare nelle aree a forte connotazione zootecnica. Tale motivo ha indotto la Regione a rivedere gli attuali divieti temporali facendo cadere quei timori che avevano portato alla loro definizione e a prevedere i soli divieti spaziali previsti dall’apposito decreto ministeriale, fermo restando l’eventuale aggiornamento da proporre nel caso di dati del monitoraggio non confacenti con le finalità delle linee guida. La modifica dei divieti temporali avrà validità già dall’attuale stagione autunno-invernale 2024-25. “Un importante risultato per le azienda zootecniche lucane – conclude Coldiretti – ma rimangono tanti i problemi ancora da risolvere. Chiediamo innanzitutto aggiornamenti sugli impegni presi in sede di tavolo verde del 23 novembre scorso, di rimodulazione finanziaria del CSR 23/27 che avrebbe permesso il pagamento fino al 90%, entro fine anno, alle aziende che hanno aderito alla misura del biologico, una soluzione delle anomalie sulle pratiche locali tradizionali e un decreto riguardante la gestione della fauna selvatica”.
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Coldiretti: soddisfazione per approvazione del provvedimento evitate nuove vessazioni per il mondo zootecnico lucano
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