giovedì, Novembre 14, 2024

Lions di Matera consegnano apparecchiature da cucina alla mensa “Don Tonino Bello” della parrocchia San Rocco a Matera

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Si è svolta nel pomeriggio nella parrocchia San Rocco in via Lucana a Matera, a conclusione del percorso progettuale di potenziamento della Mensa “Don Tonino Bello”,  la cerimonia inaugurale di consegna apparecchiature e illustrazione dei particolari progettuali. L’iniziativa è stata realizzata dai Lions di Matera grazie al conferimento del 75% dei fondi da parte della Fondazione Internazionale Lions, che rappresenta il braccio umanitario di Lions International, contribuendo al cofinanziamento di grandi progetti che i club da soli non riuscirebbero a realizzare e che rispondono ai bisogni delle comunità.

In questo caso, il restante 25% del denaro occorrente è stato raccolto con donazioni dei soci di Matera e di alcune imprese locali. Il Progetto prevedeva la dotazione di ulteriori apparecchiature da cucina per incrementare il numero di pasti giornalieri da offrire alle persone fragili che frequentano la mensa.

Alla cerimonia sono intervneuti il sindaco di Matera Domenico Bennardi, l’Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico Monsignor Caiazzo, il Past Governatore del Distretto Lions 108YA (Campania, Basilicata e Calabria) Pasquale Bruscino, anche Amministratore del Progetto, la Past President del Consiglio dei Governatori italiani Liliana Caruso, anche Coordinatrice del Progetto, i Presidenti dei Lions Club Matera Host e Matera Città dei Sassi e il padrone di casa don Angelo Tataranni, Parroco di San Rocco.

L’intuizione di realizzare il Progetto di potenziamento delle apparecchiature della mensa è scaturita dopo alcune considerazioni fatte sulle problematiche della povertà (e quindi della fame) esistente nel territorio materano partendo dai dati nazionali e regionali. Purtroppo, è emerso che il problema della fame diviene di giorno in giorno più grave nel Sud Italia ed in particolare in Basilicata che si trova agli ultimi posti per reddito pro capite a livello nazionale. Infatti, il rapporto annuale ISTAT nel 2023 colloca la regione nella 20^ posizione, cioè all’ultimo posto.

La povertà assoluta delle famiglie dal 2021 al 2022 è aumentata ovunque in Italia (dal 7,7% all’8,3%), mentre nel Mezzogiorno, per le famiglie residenti in comuni con un numero maggiore di 50.000 abitanti, nello stesso periodo è aumentata in maniera più marcata (dal 9,4% all’11,6%). Matera rientra nel livello più alto di povertà assoluta per le famiglie per cui ne scaturisce che un numero sempre maggiore di persone ricorre alle mense solidali, che spesso sono in affanno.

Tra queste, a Matera, la Mensa solidale “Don Tonino Bello”, creata da un sacerdote illuminato e molto sensibile come don Angelo Tataranni, parroco di San Rocco, si è consolidata poco alla volta in alcuni locali sottostanti la chiesa parrocchiale. Don Angelo è stato determinante nella creazione della mensa perché è riuscito a mettere insieme la buona volontà di alcuni volontari e la disponibilità di altri cittadini ed associazioni per la dotazione delle prime attrezzature necessarie per approntare pasti per i poveri.

Don Angelo fa moltissimo ma non può soddisfare tutte le richieste che provengono dalle famiglie indigenti e dai tanti immigrati stranieri residenti e di passaggio da Matera. Avrebbe potuto fare ancora di più se avesse avuto più attrezzature. Spesso, infatti, dai benefattori viene offerto cibo che i responsabili sono costretti a rifiutare per mancanza di altri frigoriferi in cui conservare alimenti deteriorabili in breve tempo o di forni in cui cucinare il cibo.

Il progetto dei Lions di potenziamento della mensa risponde proprio alla necessità di incrementare il numero dei pasti offerti quotidianamente alleviando la fame di un numero maggiore di persone. Infatti, prevede di arricchire la mensa stessa di 3 frigoriferi e di un forno con i quali poter conservare sia tutti i prodotti che vengono donati che le pietanze cucinate per utilizzarli nei momenti in cui le donazioni rallentano o in caso di emergenze. In tal modo è possibile realizzare una gestione più razionale degli alimenti ricevuti in donazione e, di conseguenza, realizzare un maggior numero di pasti serviti.

La mensa è frequentata per un 70% da uomini e per un 30% da donne. L’età degli utenti varia da 18 ad 80 anni, in modo uniforme. Un 40% dell’utenza è costituita da richiedenti fissi, il 60% varia quotidianamente. Le donne sono quasi esclusivamente straniere, provenienti dall’Est Europa, in cerca di lavoro da badante. I bambini nella mensa sono pochi ed arrivano con i genitori.

I pasti da asporto sono, invece, destinati a famiglie giovani con bambini o ad anziani soli che non possono muoversi da casa e vengono aiutati a domicilio.

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