Una giornata dal particolare valore scientifico quella ospitata oggi nell’Ordine degli Psicologi della Basilicata a Potenza su “La diagnosi Psicologica guidata dal test MMPI-2”.
Il test MMPI-2 è uno degli strumenti più validi per la descrizione della personalità e la valutazione della psicopatologia nei pazienti; l’intento pratico è dare all’indagine psicologica, un’articolazione che guidi l’utilizzatore nell’esplorazione delle varie aree del funzionamento psicologico della persona.
«Siamo onorati della presenza del prof. Emanuele Del Castello che, oggi, ha dedicato ai professionisti psicologi lucani un momento privilegiato di incontro e confronto, intorno al test MMPI-2 e vedere così tanti colleghi aver preso parte alla giornata, è viva testimonianza di un così grande interesse. Tale evento si inserisce nella vasta e capillare offerta formativa, promossa dall’ordine e ideata nella più ampia trasversalità, per indagare i diversi campi di applicazione e specializzazione» – ha sottolineato la presidente dell’ordine degli Psicologi della Basilicata, la dott.ssa Luisa Langone.
Il dott. Raffaele Felaco, psicologo e psicoterapeuta, esperto di Psicologia dell’Emergenza e del lutto, nella introduzione ai lavori, ha presentato l’origine e il fondamento teorico del test e i dettagli relativi alla somministrazione e alla raccolta automatizzata dei dati, rimarcando l’importanza dell’adozione del metodo scientifico.
Il dott. Emanuele Del Castello, psicologo e psicoterapeuta, autore della interpretazione automatica del test MMPI-2, ha ispirato i numerosi partecipanti: «La psico diagnosi è l’essenza della nostra professione, una competenza che è unico appannaggio degli psicologi. Il nostro punto di partenza è la conoscenza.
Per aiutare le persone a capire come funzionano, dobbiamo avere gli strumenti e accompagnarle nella comprensione di come sono fatte. L’uso dei test è una questione delicata, bisogna tener conto di molti aspetti. Inventato negli ‘40, il test MMPI-2 è il più diffuso a livello internazionale perché è di facile somministrazione, è oggettivo, non necessita di interpretazione, se non quella automatica e, dunque, fornisce una serie di vantaggi, a livello diagnostico.
Si tratta, infine, di informazioni su una condizione relazionale tra psicologo e persona; la comunicazione di ciò che quest’ultima vuol trasmetterci di sé. È indispensabile quello che definiamo “approccio empirico”, considerando che l’esperienza umana è straordinariamente variegata».