Nel corso della serata, in cui si sono alternati momenti di musica, ricordi e testimonianze, è stato presentato anche un lavoro editoriale realizzato appositamente per la ricorrenza
Un alternarsi cadenzato di musica, testimonianze, immagini e storie di impegno nel sociale, ha caratterizzato “I 15 anni di ViVa Ale. Da un sorriso … a mille altri sorrisi”, iniziativa organizzata dalla Fondazione Alessandra Bisceglia, in collaborazione con l’Istituto musicale Mario Bruno (IMMB) e con il patrocinio della Diocesi di Melfi e della Parrocchia di Sant’Antonio di Lavello.
La manifestazione – che si è tenuta l’altra sera, nell’Aula Paolo VI in piazza Matteotti a Lavello – a tratti ha commosso, per l’inevitabile ricordo di Alessandra, la giornalista scomparsa nel 2008 a causa di una rarissima malformazione vascolare e a cui è intitolata la Fondazione. Ma allo stesso tempo è riuscita benissimo, nel corso di due piacevoli ore, a ripercorrere le tante tappe di una realtà che da 15 anni opera incessantemente nel sociale e che autofinanziandosi attraverso eventi e raccolte di fondi offre gratuitamente un sostegno a chi soffre a causa di patologie rare e di anomalie vascolari nello specifico.
Numerosi i partecipanti all’evento, di Lavello ma non solo: cittadini, volontari, collaboratori, sostenitori, fra cui il sindaco di Venosa, Francesco Mollica, vicino alla Fondazione dai primissimi anni dalla sua nascita. Per la presidente di ViVa Ale, Serena Bisceglia, la giornata di celebrazione “è un traguardo molto importante che ci rende fieri del lavoro che stiamo svolgendo con impegno e amore verso le persone che si affidano a noi con speranza e a volte rassegnazione”. Nel corso della serata è stato letto anche un messaggio del Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, Ciro Fanelli: “La Fondazione Alessandra Bisceglia, in questi 15 anni, con grande sacrificio e tenacia si è prodigata in ogni modo per far crescere nel nostro territorio la cultura della vita, non solo promuovendo la ricerca scientifica, ma in tante altre modalità socialmente rilevanti”.
Con alcuni momenti dedicati alla musica dei giovani talenti dell’IMMB a fare da sfondo, è stato ricostruito il filo della memoria della Fondazione, anche attraverso la presentazione di un lavoro editoriale, un volume di 120 pagine ricco di immagini e testimonianze, realizzato a cura della responsabile delle Stanze di Ale, Angela Di Cosmo, con la collaborazione della psicologa di ViVa Ale, Ileana Sinisi e con il supporto dello staff. “La pubblicazione – ha spiegato Angela Di Cosmo – nasce per restituire, nel senso proprio di dare un ritorno, a quanti hanno creduto e credono nel nostro operato, a tutte le istituzioni, agli enti, agli amici e sostenitori che in questi 15 anni hanno avviato una collaborazione e un dialogo con la Fondazione e hanno scelto di investire il loro tempo, le loro energie e competenze in questo progetto di aiuto a chi soffre di una patologia rara come quella di cui ci occupiamo: le anomalie vascolari”.
Ad esibirsi nel corso della serata, alternandosi in duo e trio e interpretando brani del repertorio classico e contemporaneo, i giovani musicisti dell’istituto musicale diretto dal maestro Milena Bruno: Flavio Gerardi, (pianoforte), Giulia Germano (canto), Mario Modugno (pianoforte), Maria Placido (pianoforte), Clara Ranauro (sax, violoncello), Giulia Vitale (pianoforte e canto).
“Siamo emozionati – ha detto la responsabile per i rapporti istituzionali della Fondazione, Raffaella Restaino – di celebrare i nostri primi 15 anni di impegno e attività al servizio di chi è affetto da anomalie vascolari. Ma soprattutto siamo felici di condividere questo traguardo con tutta la comunità. Qualcuno ci conosce da tempo e tanti sono i nostri amici che ci tengono per mano e contribuiscono a garantire gratuitamente servizi di assistenza medica, psicologica e sociale alle persone che convivono con la stessa patologia di Alessandra. Rinnovo il mio affettuoso ringraziamento anche alle associazioni del territorio con cui facciamo rete e alle tante realtà economiche che ci supportano”.
Il direttore generale dell’Asp, Antonello Maraldo e la presidente della Federazione Uniamo (di cui ViVa Ale è federata), Annalisa Scopinaro, non sono riusciti a partecipare alla serata per altri impegni istituzionali, ma sono comunque intervenuti, nel pomeriggio, alla inaugurazione dei due nuovi locali al Poliambulatorio di Lavello. All’evento ha dato il suo contributo Roberta Veneziano, del Centro di Coordinamento Malattie Rare della Basilicata, in rappresentanza della responsabile Giulia Motola: “Esprimiamo gratitudine alla Fondazione ViVa Ale per la collaborazione e l’impegno incessante nella causa delle Malattie Rare. La Fondazione Viva Ale continua a essere un valido supporto per molte famiglie di pazienti affetti da anomalie vascolari”. Veneziano si è poi si è soffermata sull’inaugurazione dei due locali nella sede di ViVa Ale, uno dei quali assegnato alla Federazione Uniamo. “La presenza di Uniamo anche in Basilicata, assume grande significato, per il suo ruolo di coordinamento e di rappresentanza delle associazioni dei pazienti”. Dopo la proiezione di un video realizzato in occasione dei 15 anni della Fondazione da Nicola Bisceglia, fratello di Ale, la serata si è avviata alla conclusione con la musica dei giovani talenti dell’istituto Mario Bruno.