Paolo Crepet torna a Matera dopo 26 anni.
Il nuovo spettacolo “Prendetevi la Luna” di Paolo Crepet è ispirato dall’omonimo libro edito da Mondadori, 44^ pubblicazione dell’autore torinese.
Crepet ha presentato così il suo monologo: “Incontro tanta gente, e mi chiedo che cosa possono volere da me. Certamente una guida, una speranza, forse perfino una luce che accende i cuori di giovani e meno giovani. C’è sete e fame di parole, di pensiero. Cercano un’eresia in un mondo codificato. Non posso che dire loro ciò che mi sono ripetuto per anni lungo il corso della mia vita: “prendetevi la luna”. Siate ambiziosi, cercate la vostra unicità. Bisogna avere la fronte alta e continuare a sognare. Il pericolo è nella bonaccia delle emozioni, nella rassegnazione, è in chi semina accidia e smarrimento, come se fosse la regola del più aggiornato marketing dell’esistenza. Opporsi a tutto questo è il mio desiderio, la mia missione, la ragione per cui continuo a peregrinare nelle piazze e nei teatri. Cerco libertà, passione, coraggio. Il resto è noia.
In «Prendetevi la Luna» Paolo Crepet tratta i temi a lui più cari, come l’educazione, la scuola e la famiglia, con un intento chiaro: fornire uno strumento per orientarsi oltre la coltre di nubi che oscurano la luna, ovvero la speranza. Per questo dice ai giovani (e anche a chi non lo è più) di prendersi la luna.
“Prendetevi la luna – precisa Crepet – non è un consiglio, ma una suggestione. Non vale solo nei momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende più alla rassegnazione che all’esaltazione. La luna è lì apposta, scompare e ricompare: proprio perché se ci fosse sempre, sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono, o si teme siano nascoste da qualche parte dell’universo. Oggi più che mai siamo catturati dal presente e ce lo siamo fatti bastare, forse atterriti per ciò che potrebbe essere alle porte o per sazietà di quanto possediamo”.