“La presidenza italiana riunirà dal 4 al 6 ottobre a Matera i ministri G7 responsabili per le pari opportunità e la riunione, che avrò l’onore di presiedere rappresenterà la piattaforma ideale per lo scambio di buone prassi, l’ideazione di soluzioni innovative e la promozione di partenariati finalizzati al raggiungimento della parità di genere in ambito G7”. Lo ha annunciato il Ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella, durante il “Women7 Summit” dedicato alle pari opportunità in corso in Campidoglio.
Abbiamo deciso di concentrare la riunione ministeriale del G7 dedicata alle pari opportunità, su due tematiche, apparentemente distanti – ha spiegato Roccella – ma in realtà fortemente connesse. Da un lato la violenza maschile contro le donne, in termini di prevenzione e di sostegno alle vittime. Dall’altro l’empowerment femminile, con un focus particolare sul rapporto con il lavoro, l’impresa e la genitorialità”.
Per il Ministro Roccella “violenza ed empowerment sono in realtà temi strettamente collegati e molto attuali. Anche per quello che sta succedendo nel mondo” e sottolineando che “la violenza ha molto a che fare, in termini oppositivi, anche con il tema dell’empowerment e col grande, essenziale tema della libertà”.
“Nel discutere delle politiche da intraprendere, le cause e i rimedi – ha puntualizzato – si intrecciano: l’indipendenza economica, ad esempio, e più in generale l’empowerment, oltre a rendere le donne più libere, consentire loro di uscire con più facilità da situazioni di violenza, di non subire ricatti e pressioni, hanno anche un effetto che potremmo definire secondario, ma che è importante: quello di indurre anche negli uomini una maggiore consapevolezza. Serve alle donne per non subire violenza, ma serve anche agli uomini per imparare a rispettare le donne”.
Roccella ha poi concluso che per la riunione ministeriale di Matera, sarà importante “il lavoro di advocacy del Women7 e di tutta la società civile, capace di dare voce a realità diverse e di contribuire a plasmare il dibattito pubblico”.