giovedì, Settembre 19, 2024

Basilicata Casa Comune: “Con il sì all’autonomia differenziata Bardi non fa l’interesse dei lucani”

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“L’autonomia differenziata è un disegno scellerato e terrificante, una vera e propria “secessione dei ricchi” a danno delle regioni meridionali che si vedranno privare del futuro e dei servizi primari. Un salto nel buio che penalizzerà innanzitutto i cittadini, che verranno divisi in “categorie” a seconda della regione in cui risiederanno e della sua “disponibilità economica”.

No, non è questa la strada giusta per il futuro della nostra terra. E no, non può essere questa la politica al servizio dei cittadini.

La “scure” della secessione dell’Autonomia Differenziata che pende sulla testa della nostra amata terra, di comune accordo con l’esecutivo nazionale di Giorgia Meloni, non può e non deve essere l’alternativa di governo per i lucani.

La Basilicata, grazie anche all’incapacità del governo Bardi, vive una situazione critica nel suo sistema sanitario, caratterizzato da una serie di problemi che richiedono un’azione immediata e risolutiva.

Il sistema sanitario regionale, con il governo Bardi, è stato gravemente sottodimensionato in termini di personale medico e infermieristico e questa carenza compromette la capacità di fornire assistenza sanitaria di qualità e tempestiva a tutti i pazienti, con lunghe liste di attesa che i cittadini della Basilicata devono affrontare per accedere a servizi sanitari essenziali.

A questo rischiamo di dover aggiungere l’impatto della sciagurata autonomia differenziata, tanto voluta dalla Lega, che metterà a rischio inevitabilmente la salute e il benessere dei cittadini.

È la cruda fotografia che ci consegna la Fondazione GIMBE, che ha pubblicato il Report sull’autonomia differenziata in sanità per esaminare le criticità del testo Calderoli e analizzare il potenziale impatto sul Servizio Sanitario Nazionale relativamente all’adempimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, all’aspettativa di vita alla nascita, alla mobilità sanitaria, all’attuazione della Missione Salute del PNRR.

L’autonomia differenziata, accettata dal Presidente Bardi senza neanche il confronto con il Consiglio regionale, sarebbe il colpo di grazia alla sanità lucana. Il primo provvedimento che proporrò al Consiglio Regionale in caso di vittoria della nostra coalizione sarà proprio quel voto che Bardi non ha voluto, con cui metteremo nero su bianco l’opposizione dei lucani a questo disegno che va contro la nostra regione. E subito dopo ci attiveremo con gli altri governatori contrari per fare ciò che è in nostro potere per fermare questa legge.

La Basilicata ha bisogno di futuro, di una politica al servizio dei cittadini e non di prestigiatori al soldo degli interessi di partito e di chi, pur di restare al comando ha avallato un provvedimento che taglie la gambe ad un’intera regione.

La Basilicata ha bisogno di una storia nuova e l’autonomia differenziata e chi la promuove non possono e non devono farne parte.”

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