“Una passerella elettorale dal modico costo di 47 mila euro, quella che si è vista all’ IRCSS Crob di Rionero, rappresentano l’ennesimo spreco di risorse pubbliche.
Tanti soldi buttati dal Centro di riferimento oncologico della Basilicata per organizzare, ieri mattina, a Rionero in Vulture, l’ evento in onore del vice premier, Antonio Tajani, e di altri tre ministri del governo Meloni: Casellati, Schillaci e Tajani.
Il tutto in piena campagna elettorale, in contrasto con le regole della par condicio, per sostenere il governatore uscente, Vito Bardi.
Lo stesso presidente di Regione che per cinque anni, con i suoi assessori, ha snobbato il “Crob”, ha accolto, con un corteo di auto ministeriali e un “parterre”, pagato profumatamente, di professori universitari di fuori regione al seguito, per parlare di “ricerca e assistenza”.
Ma di cosa avranno parlato i quattro ministri del Governo Meloni e i sei professori universitari non lucani all’ evento del Crob?
Della mancanza del direttore scientifico, o del fatidico piano sanitario messo a punto da Agenas per conto della Regione Basilicata, di cui si sono perse le tracce, o ancora della rete oncologica regionale, di cui non parla più nessuno?
Si è fatto riferimento alle gravi carenze che da anni frenano l’operatività del Crob? A partire dalla mancanza dei primari di Urologia, Senologia e Oncologia, con la Chirurgia Addominale solo da poche settimane rafforzata con l’ arrivo di un nuovo dottore?
Delle lunghissime liste di attesa, o della mancanza di ambulanze presso il Madonna delle Grazie di Matera, dove finora non si è visto nessun ministro né rappresentante del governo regionale? O ancora della chiusura dei bar del nosocomio materano e di quello di Villa D’ Agri, che lascerà a casa 16 persone?
Il quadro che emerge è di una sanità al collasso che spinge gli ammalati lucani ad effettuare le cure fuori regione, generando un alto tasso di emigrazione sanitaria e di deficit economico per i bilanci delle aziende sanitarie.
Lo spettacolo teatrale di qualche giorno fa poteva essere tranquillamente risparmiato ai lucani.
Ma la cosa più grave e che rattrista fortemente, è che molte visite oncologiche prenotate per la giornata dell’ 8 aprile sono state rimandate, perché i medici erano impegnati ad accogliere i ministri.
Un’ altra magra figura, l’ ennesima, per questo governo regionale incapace e arrogante, alla faccia delle migliaia di lucani che vedono, ancora una volta, calpestato il diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione, e che ci indigna profondamente, spingendoci ancora di più ad impegnarci per cambiare il futuro di questa terra e del popolo lucano che certamente non merita di essere offeso e umiliato oltremodo.”