Una nuova proroga per i percettori del reddito minimo di inserimento ed ex tirocini di inclusione sociale, nonostante le continue azioni di protesta con un nuovo presidio davanti alla sede della Regione in Via Verrastro, rivendicando condizioni lavorative dignitose, che solo la stabilizzazione potrebbe garantire.
Una prima proroga varata il mese scorso dalla giunta regionale aveva spinto i lavoratori precari a protestare. L’atto estende ad altri sei mesi l’erogazione del contributo, che non supera i 500 euro mensili, a fronte di un impegno lavorativo a tutti gli effetti.
Una strada quella delle proroghe che continua ad essere intrapresa dall’esecutivo Bardi, ma che per i beneficiari significa ancora una volta precarietà. Come dimostrato nell’ultima seduta di giunta con l’approvazione di un finanziamento di 15 milioni e 600mila euro per la prosecuzione del progetto Saaap (Servizi agro-ambientali aree produttive). Dunque ci sarà da attendere ancora prima di riuscire a rispondere alle esigenze dei circa 1.860 lavoratori lucani.
Fonte: La nuova del Sud