Quest’anno la Giornata Mondiale dell’Acqua è dedicata alla pace. Il tema è proprio “Water for Peace”, “Acqua per la Pace”.Una ricorrenza, quella del 22 marzo, fissata dall’Onu nel 1992 al Vertice della Terra di Rio de Janeiro su ambiente e sviluppo.
E proprio dall’Onu spiegano: «La salute pubblica e la prosperità, i sistemi alimentari ed energetici, la produttività economica e l’integrità ambientale si basano su un ciclo idrico ben funzionante ed equamente gestito».L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile atteso è: “Acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030”.
Acquedotto Lucano è titolare in Basilicata del Servizio Idrico Integrato, ossia il ciclo integrato dell’acqua oltre a fognatura e depurazione delle acque reflue urbane. Cioè, il trasporto della risorsa idrica attraverso condotte di adduzione, la distribuzione agli utenti, il collettamento dell’acqua utilizzata e la sua depurazione.Di sua pertinenza sono 130 comuni, 562.869 abitanti e 295.840 utenti. Parliamo di quasi diecimila chilometri quadrati, il 70% dei quali montuosi, il 20% collinare e solo il 10% in pianura.
Un territorio esteso, frastagliato, un continuo saliscendi idrogeologicamente instabile, con pochi abitanti sparpagliati in molti comuni distanti l’uno dall’altro.Significa utilizzare ogni giorno due potabilizzatori, 40 pozzi, 262 gruppi sorgentizi alimentati da 393 polle, 842 serbatoi, 365 impianti di sollevamento idrico (137 fognario), circa 15.000 km di reti idriche e fognarie, 180 depuratori, 204 punti di disinfezione dell’acqua potabile.