Gli studenti universitari lucani hanno indetto una manifestazione nella mattinata di giovedì 14 marzo nel piazzale antistante la Regione Basilicata.
Luca Smaldore, componente di nomina studentesca del CdA Ardsu lancia l’allarme. A forte rischio molti servizi erogati dall’Ardsu Azienda regionale per il diritto allo studio universitario Basilicata. Nelle riunioni preliminari alla stesura del bilancio di previsione 2024 è emerso che l’azienda, per garantire l’erogazione delle borse di studio e degli altri servizi agli studenti Unibas, dell’Università Cattolica, dell’Istituto scienze religiose, del Conservatorio Gesualdo da Venosa e dell’Istituto per mediatori linguistici, necessita di un ulteriore trasferimento da parte della Regione Basilicata, quantificato in circa tre milioni di euro.
E’ necessario che l’ARDSU sia messa in condizione, entro questo mese di marzo, di stilare il bilancio di previsione 2024, facendo affidamento su tale trasferimento di risorse, con la possibilità di destinare a questo scopo anche fondi delle royalties e delle compensazioni ambientali. Ulteriore silenzio da parte dell’istituzione regionale, che a breve entrerà in amministrazione provvisoria in vista dell’incombente campagna elettorale, farà perdere borse di studio e ulteriori provvidenze a centinaia di studenti.
L’appello, rivolto a tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, è quello di dimostrare con i fatti di voler puntare sull’Università, disponendo gli opportuni finanziamenti all’ARDSU. Gli studenti universitari hanno assunto già dagli ultimi mesi dell’anno scorso una posizione molto critica verso le politiche Ardsu, culminata nel voto contrario di Smaldore all’approvazione dell’assestamento generale al bilancio di previsione 2023/2025 nell’ottobre scorso, quando hanno preso atto della totale chiusura da parte della governance politica dell’Ente rispetto alle istanze degli studenti che non hanno mai lesinato il loro impegno per portare al tavolo idee e proposte per migliorare e armonizzare l’offerta dei servizi a favore degli studenti lucani.
L’assestamento di bilancio ha infatti azzerato tutte le proposte degli studenti, in particolare, dopo aver previsto il bonus trasporti nel bilancio preventivo 2023 ed aver istituito un capitolo di spesa ad hoc di 180mila euro, si è provveduto a derubricarlo, pur in presenza di un avanzo di bilancio di oltre 5 milioni di euro, attivabile solo in fase di assestamento generale. Lo stesso documento contabile non ha previsto le altre istanze studentesche, quali il finanziamento del podcast universitario, la mancata previsione di rimborsi per pasti pagati agli studenti percettori di borsa di studio e lo stanziamento per l’incremento delle borse di dottorato.
Anche sul fronte della qualità dei servizi, i continui richiami della componente studentesca non hanno ottenuto riscontri. Lo sportello Ardsu, a causa della notoria carenza di personale, è attivo a Potenza solo un giorno a settimana e totalmente assente a Matera. Eppure, come già avvenuto in passato, si potrebbero attivare a questo scopo collaborazioni studentesche, parziali esternalizzazioni del servizio, oltre alla necessaria trasformazione dei contratti dei dipendenti ARDSU da part-time a full-time.
Il nuovo direttore generale Ardsu, in carica dal mese scorso, ha dimostrato apertura verso la piattaforma programmatica degli studenti; è naturalmente necessario fare affidamento sull’ulteriore trasferimento regionale che tarda a concretizzarsi. In mancanza, totale o parziale, degli opportuni interventi regionali, saranno deliberati tagli allo stanziamento per borse di studio con la conseguenza che tanti studenti idonei non la percepiranno. A rischio anche gli altri contributi per il diritto allo studio e tale scenario non consentirà certo l’inversione del trend negativo del numero degli iscritti, in atto già da diversi anni.