venerdì, Novembre 22, 2024

Stato di agitazione lavoratori Aias di Melfi

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La Fp Cgil, la Cisl Fp, la Uil Fpl, l’Ugl e la Fials, considerato il mancato pagamento delle spettanze stipendiali ai lavoratori in servizio presso l’Aias di Melfi, a margine della riunione tenutasi in data odierna con l’Aias di Melfi e quella di Potenza, in cui le Associazioni hanno confermato lo stato di crisi in cui versano le strutture e l’Aias di Melfi ha confermato l’impossibilità a pagare gli stipendi nell’immediato, se non in una piccola percentuale, proclamano lo stato di agitazione del personale.

L’Aias di Melfi, nonostante le entrate che mensilmente vengono erogate con puntualità dall’Asp sulle prestazioni rese, ha chiaramente detto di non essere in grado di garantire gli stipendi, per i crediti arretrati e per l’incremento dei costi di produzione.

Al di là di ogni altra riflessione rispetto al fatto che l’AIAS non dovrebbe limitarsi al semplice trasferimento delle rimesse della Regione e dalle Aziende sanitarie, riteniamo inaccettabile che siano sempre i lavoratori a pagare a caro prezzo le difficoltà derivanti da anni di disinteresse nei confronti di un servizio di assistenza, riabilitazione, educazione, istruzione e integrazione a circa 5.000 lucani con disabilità, che dovrebbe essere al centro dell’attenzione sociale e politica.

Non è la prima volta che i lavoratori si trovano a subire ritardi nell’erogazione delle spettanze stipendiali, con la doppia beffa di dover anticipare spese, soprattutto di carburante, per poter lavorare e lo stato di profondo scoramento e a tratti rabbia è forte e palpante.

Il mancato adeguamento delle tariffe in primis, ferme al 2009, nonostante gli incrementi dei costi cui abbiamo assistito in questi anni e la mancata liquidazione delle spese di trasporto anno 2023 sono solo alcune delle cause che portano in sofferenza le Aias, tra la grande assenza della Regione, che continua a non mantenere gli impegni, e un’azione sicuramente poco incisiva dei rappresentanti delle Aias, con i problemi che si trascinano da anni e si incancreniscono.

I lavoratori del settore, circa 1150, non solo non possono vedersi retribuiti gli incrementi previsti dallo scorso rinnovo contrattuale, legato all’adeguamento delle tariffe, ma continuano, ciclicamente a vedersi negato, nei giusti tempi e modi, lo stesso stipendio, con le conseguenti difficoltà a portare avanti le famiglie e a rispettare gli impegni economici che ciascuno di essi ha assunto.

FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, FIALS e UGL, non accettando la proposta di pagamento solo di una quota di stipendio, proclamano pertanto lo stato di agitazione di tutti i dipendenti dell’Aias di Melfi, con contestuale richiesta Al prefetto, ai sensi dall’art.2 della Legge 146/90 che regolamenta lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, dell’attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione.

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