Sabato 24 febbraio 2024 con raduno alle ore 9,30 in piazzetta Pascoli è in programma anche a Matera la giornata di mobilitazione nazionale nelle città italiane contro tutte le guerre.
“Fermiamo la criminale follia delle guerre. Cessate il fuoco in Palestina e Ucraina”.
Nell’ambito della mobilitazione nazionale per il “cessate il fuoco in Palestina ed Ucraina” promossa da Europe for Peace e AssisiPaceGiusta, il 24 febbraio prossimo, a due anni dall’inizio della guerra in Ucraina, le associazioni che aderiscono all’iniziativa e la cittadinanza saranno nuovamente in piazza per ribadire con forza che è urgente fermare il massacro a Gaza, è urgente fermare la guerra in Ucraina, è urgente fermare tutte le guerre.
In Ucraina, dopo due anni di guerra, oggi si contano centinaia di migliaia di morti, milioni di profughi in fuga ed un terzo del paese distrutto.
L’escalation dell’orrore a cui stiamo assistendo in Palestina non ha eguali: in quattro mesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano quasi trentamila palestinesi e più di 68mila sono i feriti; più di 12mila sono i bambini uccisi, ci sono almeno diciassette mila orfani e quasi tutti (circa un milione e duecentomila) hanno bisogno di cure psicologiche per i traumi subiti.
Oltre l’85% dei residenti di Gaza è senza casa, scarseggiano cibo e acqua, le reti fognarie sono distrutte, il rischio di epidemie è sempre più alto, le scuole e gli ospedali sono bombardati e assediati. In questi giorni Israele sta bombardando l’ultimo lembo della striscia di Gaza, dove sono ammassati 1 milione e 400mila civili palestinesi in fuga e si prepara per l’offensiva di terra: un’ulteriore catastrofe umanitaria è imminente.
Ci uniamo all’appello di Europe for Peace e AssisiPaceGiusta per affermare con forza che non vogliamo rassegnarci all’idea che la guerra possa tornare ad essere uno strumento “ordinario” di regolazione dei conflitti, che l’ordine mondiale debba essere basato sullo scontro tra blocchi anziché sulla collaborazione e la giustizia tra i popoli.
L’unica via per fermare la follia criminale delle guerre ed eliminare il rischio di un conflitto nucleare è unire le forze, assumere le nostre responsabilità civiche e democratiche, schierarsi per la pace, per il diritto internazionale, per la riconversione civile e sostenibile dell’economia, promuovendo la cooperazione e la sovranità dei popoli.
E’ necessario eliminare vecchie e nuove forme di colonialismo insieme alla politica dei “due pesi e due misure”, alla sicurezza impostata sulla deterrenza nucleare e sui blocchi militari contrapposti; abbiamo il compito di costruire insieme una società globale pacifica, non violenta, responsabile, per consegnare alle future generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto.
Non ci sarà giustizia sociale e climatica, lavoro dignitoso e piena democrazia in un mondo sempre più in guerra, che usa le risorse per la morte e non per la vita, nel quale la giustizia, il diritto internazionale e umanitario vengono calpestati nell’impunità dei colpevoli.
La guerra non è mai una soluzione e l’orrore non deve diventare un’abitudine. Mobilitarsi oggi per la pace, per il disarmo, per la non violenza, significa affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte, pena la distruzione dei diritti, della convivenza, delle democrazie e del pianeta.