“In queste ore è in corso un inaccettabile baratto politico sulla vita delle persone. La presidente del Consiglio Meloni, per ottenere il sì della Lega al premierato, ha accettato di spaccare il Paese con l’autonomia differenziata. Nel frattempo Bardi, che dovrebbe essere alla testa dell’opposizione a questo disegno, è a Roma ad aspettare la sua ricandidatura in cambio del silenzio su questa “secessione dei ricchi”.
In questo momento è quantomai opportuno rassicurare i cittadini lucani: noi non li consideriamo di serie B né li tratteremo mai come merce di scambio.
Negli incontri che quotidianamente faccio con amministratori, forze sociali, imprenditori e cittadini nei diversi angoli della Basilicata, da ultimo oggi a Ferrandina e Tricarico, la preoccupazione è palpabile. Si tratta di un tema che colpisce trasversalmente le nostre realtà e per questo dedicheremo un apposito spazio di riflessione nei prossimi incontri che faremo sul territorio, il 17 a Melfi per discutere di crisi industriali e lavoro (a partire dal caso Stellantis) e il 24 a Potenza per parlare di ambiente con Ermete Realacci e il professor Livio De Santoli.
Dal Mezzogiorno deve partire questa rivolta, com’è logico: non è un caso che al Sud gli indici di gradimento del governo nazionale sono i più bassi d’Italia e che il governo regionale è di fatto commissariato, oggetto di critiche quotidiane dagli stessi esponenti della maggioranza.”