“NO” al Deposito unico delle scorie nucleari, nè in Basilicata nè in Puglia. E’ questa la posizione assunta e formalizzata ieri a Matera dopo l’insediamento del “Tavolo permanente no scorie”.
A costituire l’organismo voluto dall’Amministrazione comunale di Matera, con il sindaco Domenico Bennardi e il presidente del consiglio comunale Francesco Salvatore, presenti sindaci e rappresentanti dei Comuni di Pisticci, Rotondella, Grassano, Valsinni, Miglionico, Pietrapertosa, Policoro, Montescaglioso e Colobraro per la Basilicata, oltre al presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, e un assessore del Municipio di Gravina in Puglia.
Si ribadisce “l’assoluta contrarietà all’individuazione, nelle nostre aree, del luogo su cui istituire il deposito unico nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari, e si impegnano a perseguire ogni utile iniziativa, per dimostrare che tale scelta è da considerarsi illegittima, irragionevole e lesiva degli interessi delle comunità locali, in quanto non tiene conto delle caratteristiche geografiche, ambientali, economiche e sociali del territorio. Così come già rappresentato nelle osservazioni redatte da tecnici e geologi”.
Con il documento si dà mandato al Tavolo permanente “di interloquire a ogni livello politico, per chiedere l’immediata individuazione del sito e lavorare per la ricollocazione delle 64 barre Elk River oggi stoccate presso la Trisaia di Rotondella. Si propone di collaborare con altre iniziative simili, sino a un possibile ricorso al Tribunale amministrativo regionale, avviate sul territorio nazionale”.
Quest’ultima strada, è stata già perseguita nei giorni scorsi dai Comuni italiani della Tuscia. «Non possiamo rovinare una reputazione territoriale legata al turismo e all’agroalimentare, che stride con l’ipotesi di realizzare un impianto del genere in questi territori. -ha sottolineato Bennardi- Il Tavolo costituito dai sindaci della Basilicata e della Puglia murgiana, resterà attivo finché non sarà definitivamente scongiurata l’ipotesi di una collocazione del Deposito unico nelle nostre regioni».