venerdì, Settembre 20, 2024

Elezioni regionali 2024, Chiorazzo (BCC): “Un piano Marshall per i lucani. Mi appello ai partiti e ai delusi.” 

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Angelo Chiorazzo, candidato di Basilicata Casa Comune alla Presidenza della regione Basilicata, è sostenuto, per ora, da una parte del centrosinistra: “C’è una discussione interna ad alcuni partiti” afferma “Alcuni invocano le primarie e noi siamo disponibili, ma il tempo stringe, se vogliamo trovare l’unità necessaria a mandare a casa il peggior governo della Basilicata di tutti i tempi. La destra è divisa: Bardi non lo vogliono più neanche loro, Meloni in primis. La destra decide a Roma ed è triste vedere che la Basilicata dipende dal destino della Sardegna: se resta Solinas resta anche Bardi, se cambia Solinas cambia Bardi. 

Il Pd Lucano è stato il primo a esprimersi sulla sua candidatura che è passata all’unanimità, nonostante alcuni, tra cui Margiotta, non hanno partecipato al voto. “Mi auguro un sì dai 5 Stelle lucani” continua Chiorazzo “c’è bisogno di tutti per risollevare la regione. Eravamo la più virtuosa del Sud, ora sono scesi tutti gli indici. Ogni anno tanti giovani partono per cercare lavoro e quando partono i giovani non c’è più futuro e con lo sfascio della sanità cominciano a partire anche gli anziani che vanno a curarsi vicino ai figli.” E sui programmi afferma: “Dal primo giorno del nuovo governo dovremmo fare un vero e proprio piano Marshall sulla sanità che è una ferita aperta, punteremo sullo sviluppo, essendo la Basilicata una delle regioni più ricche d’Italia bisogna che i giovani possano trovare lavoro e poi ci concentreremo sulle infrastrutture: una piaga per la nostra regione.” 

E sul conflitto di interessi con Auxilium, non ha dubbi. Ribadisce che lui è “un cooperatore e il fondatore, ma il presidente è mio fratello. Auxilium è nato in Basilicata nel 1999 fondata da me ed altri compagni di Università, La Sapienza di Roma. Abbiamo creato un modello di assistenza domiciliare (adi) assistenza domiciliare integrata, riconosciuto come il migliore in Italia, l’unico italiano fra i 5 presi a riferimento della commissione europea.” E poi continua “la legge prevede l’accreditamento, niente più gare d’appalto, ma la libera scelta dei cittadini. Siamo al paradosso: noi da oltre un anno lottiamo con la regione perché applichi questa norma. Solo due regioni non lo fanno, noi e la Calabria. Le altre si sono adeguate, anche per poter prendere fondi dal Pnrr, la Basilicata in questo modo ha perso 40 milioni. Io mi dimetterò, non farò più parte della cooperativa.” E sulle alleanze dice: “Italiaviva è al tavolo del centrosinistra solo se il candidato è Chiorazzo. Azione invece ha una discussione in corso, mentre Marcello Pittella” sottolinea “lamenta il metodo della scelta del centrosinistra, ma non ha obiezioni su di me. Noi dialoghiamo con tutti a patto di essere chiari nella scelta del campo. Il nostro gruppo civico Basilicata Casa Comune è partito da un lungo lavoro fatto nel mondo cattolico, ma da subito l’appello è stato alle forze moderate e progressiste del centrosinistra.” E sull’ex governatore rilancia: “mi spiace quando Marcello Pittella dice che Azione può dialogare indifferentemente con la destra e con la sinistra. Se uomini come lui, con una storia di sinistra possono stare da una parte o dall’altra indifferentemente, qualcosa non va.” Sui provvedimenti del governo regionale affonda: “Sul ridimensionamento scolastico Bardi non ha detto una sola parola. Oggi siamo la regione più penalizzata: un istituto su quattro rischia di scomparire, alcuni istituti avranno scuole sparse in un territorio ampio anche di 70 km. Sull’autonomia differenziata ha detto sì senza neanche aprire una discussione nel consiglio regionale, eppure quella legge sarà un disastro per il Sud e per alcune regioni in particolare come la nostra”. E in merito alle primarie risponde: “Se dovessi perdere le primarie ci confronteremo, ma la mia candidatura è partita dal basso. Se vincerà un altro sarò al suo fianco.” Conlude con un appello agli indecisi: “Faccio appello a tutti i lucani perché tornino a impegnarsi, sto parlando ai delusi, a chi non vota. Bisogna camminare insieme, riappropriarsi del diritto di partecipare. Qui in Basilicata votava l’85 per cento fino a poche tornate fa, alle ultime regionali ha votato il 52 alle ultime politiche il 42.” 

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