Giordano (Ugl):”Il Ministro Fratin tranquillamente accontenti quei comuni che hanno già manifestato la propria disponibilità a ospitare tali depositi”.
“Netta contrarietà alla localizzazione, in Basilicata, di un sito per lo smaltimento dei rifiuti nucleari, non è pensabile che si possa ulteriormente gravare la nostra terra di un peso che non può e non deve sostenere avendo già pagato un tributo decisivo allo sviluppo dell’intera economia nazionale. Il Governo comprenda bene che il territorio tutto unito sarebbe pronto a una seconda Scanzano, per cui cambi idea per il deposito unico di scorie nucleari”.
Lo dice il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano specificando che, “la Basilicata è una regione idrogeologicamente molto fragile: la notizia della pubblicazione su sito del Ministero dell’Ambiente, dell’elenco delle 51 aree idonee alla localizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari, tra queste ve ne sono 10 completamente ricadenti sul suolo lucano di cui 5 in provincia di Matera, Montalbano Jonico, Bernalda, Matera, Montescaglioso e Irsina, ci lascia ancora sbalorditi e increduli. La Carta elaborata da Sogin e Isin, non troverà mai un nostro appoggio – tuona forte e chiaro il Segretario Ugl, Giordano -: non possiamo essere continuamente vittime di queste decisioni scellerate per diventare discarica dell’intera Penisola, ma dobbiamo proseguire un cammino di riscatto con la valorizzazione del turismo attraverso le bellezze naturalistiche condite poi da un enogastronomia d’eccellenza. Che il Governo insista ancora sul nostro territorio tra le aree potenzialmente idonee per lo stoccaggio delle scorie nucleari, rispolvera la memoria di quanto accaduto nel 2003, quando i quindici giorni di mobilitazione a ridosso del Comune Jonico, nel materano, portarono al blocco della Strada Statale 106 per rivendicare il rispetto del territorio vocato all’agricoltura ed al turismo. I nuclei familiari del materano, con a capo l’Ugl Matera, non sono minimamente interessati ad ospitare nel proprio territorio il cimitero nucleare italiano, offriamo già un contributo straordinario all’approvvigionamento energetico del paese. Il Ministro Pichetto Fratin, dia massimo ascolto e accontenti quei comuni che hanno già manifestato la propria disponibilità a ospitare tali depositi di rifiuti radioattivi. Il materano è territorio dedito all’agricoltura e al turismo, che fa delle sue peculiarità ambientali un punto di forza e per tali ragioni non è assolutamente pensabile accettare e tollerare tutto questo e non può permettersi il lusso di ospitare il cimitero nucleare: rammentiamo che gia è esistente in Rotondella il centro Enea una volta CNEN, ora diciamo che ne abbiamo fin troppa. E’ giunto il momento di prenderci cura del nostro territorio che, non può essere più considerato la discarica dell’Italia. L’Ugl Matera – conclude Giordano – esprime parere unanime sfavorevole rigettando con la massima forza ed autorevolezza questa pericolosa ipotesi sovversiva che vede ledere il futuro nostro e dei nostri figli”.